giovedì 27 novembre 2008

Quel che i feniciomani nascondono

di Massimo Pittau

Caro Gianfranco,
sono contento che tu abbia lanciato l'allarme per la follia e vergogna che si sta proponendo, cambiare il nome del "Golfo di Oristano" nell'altro "Golfo dei Fenici".
Mando a te ed ai tuoi Amici due estratti della mia recente "Storia dei Sardi Nuragici", nella quale mi sono illuso di aver posto fine alla feniciomania da cui si dimostrano affetti alcuni personaggi della archeologia sarda.


Quasi sicuramente i Sardi ebbero i loro primi contatti col popolo fenicio in Oriente, in occasione delle incursioni che essi fecero coi «Popoli del Mare», e precisamente sia in Fenicia, sia in Cipro, sia infine in Egitto, dove i Fenici erano di casa, dato che erano quasi sempre al servizio dei Faraoni. Quelle incursioni, infatti, che sono avvenute fra i secoli XIII e XII a. C., sono precedenti di circa due secoli ai primi approdi effettuati dai Fenici in Sardegna forse nel secolo XI a. C.
È molto probabile dunque che siano stati i Nuragici a frequentare i Fenici nella Fenicia, assai prima che i Fenici frequentassero i Nuragici nella Sardegna.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

solo un piccolo appunto che però non inficia la sostanza di questo discorso ma semmai lo rafforza: esisteva una flotta sarda,quindi gia prima di toccar terra per le loro teste di ponte i fenici sarebbero stati sbaragliati nel mare, almeno perchè la flotta che gioca in casa è di molto più avvantagiata di quella che opera provenendo da così lontano.

Inoltre se i fenici occuparono scali e quindi rotte commerciali, mi chiedo se i sardi non abbiano reagito anche a questa usurpazione. Sopratutto se li identifichiamo con gli shardana.
Anche da questo unto di vista le vecchie spiegazioni fanno acqua, e quindi si spiega l'opposizione dei feniciologhi (più che degli studiosi dei Nuraghes se notate...)di un isola abitata dagli shardana. Shardana e fenici in sardegna sono incociliabili, due prospettive antitetiche.