lunedì 27 luglio 2009

Porrino e i suoi Shardana messi nel cassetto. Ma a gennaio...

di Giuanne Masala *

Il 14 e il 16 gennaio verrà eseguito in forma semiscenica (regia di Marco Catena) il dramma musicale in tre atti I Shardana: Gli uomini dei Nuraghi. A dirigere coro e orchestra del teatro Lirico di Cagliari sarà Anthony Bramall.
Pochi sanno che Ennio Porrino è il maggiore compositore che la nostra isola abbia espresso. Innumerevoli sono le vie e le piazze che portano il suo nome, ma pochi sanno chi egli fosse veramente. Questo processo di riscoperta raggiungerà il suo apice il 14 e il 16 gennaio 2010, date in cui il Teatro Lirico di Cagliari riproporrà al pubblico la grande opera lirica I Shardana, che 50 anni fa ottenne un enorme successo al Teatro San Carlo di Cagliari (21 marzo 1950) e al Teatro Massimo di Cagliari (18 marzo 1960).
Nato a Cagliari nel 1910 e morto improvvisamente a Roma nel 1959 a soli quarantanove anni, Ennio Porrino rappresenta indubbiamente una figura di primissimo piano nel mondo componistico del nostro paese e sicuramente la più grande della Sardegna. Ancora ventenne si afferma con la lirica Traccas (su versi di Sebastiano Satta) nel concorso nazionale La Bella Canzone Italiana.
Segue una strepitosa carriera il cui apice è sicuramente costituito dalla prima rappresentazione assoluta de I Shardana al Teatro San Carlo di Napoli; la sua morte improvvisa è di circa sette mesi più tardi. L’autorevole enciclopedia musicale tedesca Die Musik in Geschichte und Gegenwart riporta che «la grande opera I Shardana fu accolta dalla critica come “la più importante opera lirica composta in Italia in questo dopoguerra”» (Felix Karlinger, 1962).
Ed effettivamente, all’indomani della rappresentazione sancarliana del 21 marzo 1959 le critiche sono eccezionalmente positive. Sia riviste specializzate che quotidiani attribuiscono a I Shardana tanti meriti e uno soprattutto unanime: la capacità dell’artista di coniugare magistralmente l’antica e gloriosa storia sarda con la musica classica moderna, attingendo nel contempo alla musica tradizionale dell’isola mediterranea.
Il 18 marzo del 1960 I Shardana verrà rappresentata, in occasione della commemorazione del compositore, al Teatro Massimo di Cagliari, e riscuoterà anche nella capitale sarda un grandissimo successo; dopo, il silenzio… Era la prima e l’ultima volta che la cultura nuragica andava in scena! Non va dimenticato inoltre, che all’epoca della rappresentazione de I Shardana Porrino ricopriva ormai dal 1951 l’incarico di professore ordinario di composizione al Conservatorio romano di Santa Cecilia a cui si aggiunse, dal 1956, anche quello di Direttore del Conservatorio Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari e di Direttore Artistico dell’Ente Lirico e dell’Istituzione dei Concerti.
All’estero il compositore sardo era già noto da tempo, in modo particolare grazie alle sue opere sinfoniche Sardegna e Nuraghi, eseguite più volte sia in Europa che negli Stati Uniti, e in numerose occasioni dirette dal celebre Leopold Stokowski, che in una lettera inviata a Porrino da New York il 5 gennaio del 1950 così si esprime poche settimane dopo l’esecuzione di Sardegna del novembre 1949 alla Carnegie Hall con la New York Philarmonic: <Sull’Unione Sarda del 16 luglio scorso leggiamo con piacere che "a caratterizzare la stagione concertistica 2009-2010 sarà Ennio Porrino, di cui si celebra il centenario della nascita (10 gennaio 1910) e il cinquantenario della morte (25 settembre 1959).
Il 14 e il 16 gennaio verrà eseguito in forma semiscenica (regia di Marco Catena) il suo dramma musicale in tre atti I Shardana: Gli uomini dei Nuraghi. A dirigere coro e orchestra di casa sarà Anthony Bramall. Tra i protagonisti Giorgio Surian, Chiara Taigi (in questi giorni Aida nel secondo cast) e il nostro Gianluca Floris (Perdu). Ancora Porrino ( Sardegna ) insieme al suo maestro Respighi (Pini di Roma) nella serata del 12 febbraio. Sul podio Maurizio Benini, al violino Julian Rachlin>> (L’Unione Sarda, 16 luglio 2009). Meglio tardi che mai! A chent’annos Ennio!
«Nella musica di Porrino la Sardegna possiede ben più che un insieme di note musicali; la musica di Porrino assicura per sempre alla sua terra, depositaria del grande tesoro, una voce in capitolo nella grande scena del mondo» (F. Karlinger).


Per approfondimenti:
Ennio Porrino, I Shardana: Gli uomini dei nuraghi (Dramma musicale in tre atti), Nördlingen 2006. Volume contenente il testo in tre atti a firma dell’autore, nonché le critiche all’indomani della rappresentazione al Teatro San Carlo di Napoli (1959) e al Teatro Massimo di Cagliari (1960). Fotografie inedite di scena della «prima», i bozzetti di Màlgari Onnis Porrino, una prefazione di G. Masala, un articolo di F. Karlinger sulla sardità dell’arte porriniana, un’intervista al compositore, la lettera-testamento di Porrino e altri materiali inediti rievocano una delle giornate più memorabili della storia dell’opera lirica contemporanea.

dal sito Disterraus sardus

14 commenti:

Pierluigi Montalbano ha detto...

Bene...in evidenza il legame shardana-nuraghi ben 50 anni fa! Sarebbe stato bello se si fosse seguita quella pista. Purtroppo questa volta non è stato seguito il proverbio napoletano "ogni scarraffone è bello a mamma sua" ma quello "l'erba del vicino è la più verde". Tutto ciò che è sardo è stato attribuito a genti allogene e ci simo dovuti sobbarcare il peso delle conseguenze culturali. Speriamo che l'evento di Gennaio 2010 aiuti l'opinione pubblica a capire.

sardopator ha detto...
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zfrantziscu ha detto...

Sardopator, forse voleva far sghignazzare qualcuno, ma l'ermetismo non è ancora arrivato fra noi selvaggi

Anonimo ha detto...

ZFP, tu che molto hai viaggiato, chi sarebbe questo Richard Wagner?

zfrantziscu ha detto...

Credo un collega minore di Porrino. Bavarese o giù di lì. Mi pare di ricordare che rincorresse miti

larentup@gmail.com ha detto...

Non t'arrenneghes Juanne Frantzì. Pensaia chi ti fis abituadu "a sos chi si mazan sos cozones a sa sola, pro facher cuntentu su mere". Lo facciano pure purche non rompano i nostri. E ite diamine! At resone montalbano "tutto ciò che è sardo è stato attribuito a genti allogene.." Ma purtroppo non tutti la pensano come lui. Ora più che mai, a proposito di Porrino o, se vuoi, di altri importanti intellettuali sardi, abbiamo la consapevolezza che in Sardegna ci siano, purtroppo, tante teste di c...

sardopator ha detto...
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shardanaleo ha detto...

Il rientro in patria del buon Porrino è una delle tante belle novità internazionali che consacreranno definitivamente LA VERA STORIA DEI SARDI. Ad agosto riusciremo ad avere IL PROLOGO di un'altra GRANDE OPERA musicale che sta nascendo e che sarà rappresentata a LUXOR davanti a 1.000.000 di spettatori e a TV e stampa di tutto il Mondo. Oltre la presenza dei Grandi del mondo. Tre località chye testimoniano la presenza millenaria dei nostri Grandi Avi, Tharros e probabilmente Nora e un altro centro, ospiteranno SONGS&LIGHT Mi pare si scriva così :-) ad agosto. Nell'occasione avremo il piacere di ospitare alcuni amici del governo egiziano. Entro ottobre arriverà inoltre Il Ministro e Governatore di LUXOR, il Gen. SAMIR FARAG, ospite della Regione Sardegna... Tutto nel nome dei SHARDANA.... potrei dire .. alla faccia di certa gentixeddha... ma questo è scontato.
KUM Salude.
Shard.

sardopator ha detto...
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Gianfranco Pintore ha detto...

Siamo pari, sardopator. Questo blog nutre la stessa disistima nei suoi confronti. E pensare che, all'inizio e con disappunto di molti amici, l'avevo presa sul serio, cercando di instaurare un dialogo con lei, prospettando argomenti difformi dalle sue certezze assolute.
Erano i tempi in cui, prima di rivelare la sua perfetta conoscenza dell'italiano, farfugliava in un improbabile italo-bavarese. Come in un déjà vu, alla fine le venature di razzismo antisardo si fanno rivi.

sardopator ha detto...
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Gianfranco Pintore ha detto...

Le ho già detto che il suo è un déjà vu: dileggia il blog, che non è un organismo monocellulare ma complesso, e poi nasconde la mano, Il bello è che avrebbe la pretesa di non ricevere altrettanta disistima. E' giù successo in questo blog che è libero in entrata e in uscita.
Quando al razzismo anti-sardo, rilegga i suoi post. Risparmi a me e ai lettori inutili elenchi

Anonimo ha detto...

Bene Sardopator: non tutti quelli che leggono questo blog hanno disistima nei suoi confronti.
Bachisio

shardanaleo ha detto...

è incredibile quanti CLONI si scatenano in questo BLOG, che pure è gestito in maniera (forse troppo) democratica da Juanne.
In tempi non sospetti dissi che questo signore era troppo simile a un altro/a che movimentava il formn a suon di insulti verso i sardi e la loro cultura... spero che il "generale da operetta" che lei apostrofa non lo debba incontrare un giorno... anche se penso che non si occuperebbe di GENTIXEDDA come un SARDOPATOR qualunque... ma se accadesse, credo che sarebbero i peggiori secondi della sua coraggiosa vita da CLONE.
Io non ho certo sminuito PORRINO, anche se la sua opera è di sicuro arrivata FINALMENTE in Sardinia grazie alle FAVOLE FANTASCIENTIFICHE DEI LIBRI SUI SHARDANA. Potenza della promozione pubblicitaria, ma les affairs sont les affairs!
Quanto all'OPera nostra. Tranquillo, ha già passato i CONTROLLI dell'Ufficialità di DIRETTORI DI OPERE internazionali e di autorità politiche e culturali di diversi paesi... eh! lo so... ciò dà sicuramente un gran fastidio a chi, come lei sputa veleno sulla Storia dei Sardi. Solo perchè non si tratta della solita storia FENICIOMANE e ARCHEOBUONICA... :-) Vedo che conosce il forum dei Popolidelmare... perchè non interviene? Eppure mi pare che in quanto a democrazia non differisca molto da quello ci Gianfranco... con un distinguo... là ci si fa riconoscere... niente maschere e i MURETTI A SECCO li abbiamo fatti demolire... fossi in Gianfranco farei altretanto. Lo stimo anche perchè non lo fa. ... Cambi pure ancora il suo nome, caro CLONE... tanto prima o poi salta fuori la sua identità...
KUM SALUDE.
SHAR