domenica 18 luglio 2010

Il giallo della tavoletta sarda indecifrabile

“Il mistero della tavoletta indecifrabile” è noir di poche pretese da leggersi sotto l'ombrellone. Anche perché, forse, non ci sono l'assassino né il corpo del reato, ma solo le motivazioni. Sempre le stesse: il panico di fronte al nuovo che, in quanto tale, è sconosciuto, non si sa che cosa possa comportare per i dogma, gli stereotipi, la calda rassicurante culla in cui stare avvolti come Linus con la sua coperta.
Tutto comincia il 28 giugno di quest'anno quando GAP. mi comunica di aver chiesto la mia amicizia su Facebook. Gliela do, naturalmente. Il 13 di questo mese invia a me a una ventina di comuni amici l'invito a discutere con lui un articolo arricchito di una bella foto di una statua di Monti Prama e da una firma intrigante: “archeologo indipendentista”. Cose già lette da qualche parte, forse un riassunto, penso, o una lunga citazione senza autore. Vedo, poi, di tanto in tanto l'intervento di qualche amico a cui GAP risponde con lenzuolate di parole. Niente di nuovo, per la verità, più che altro la vulgata di ciò che è giusto sapere e la scomunica degli eretici, quelli che pretendono di mettere in discussione la Verità. Il tutto condito di improperi contro chi scrive di archeologia su questo blog. Tutto normale, insomma.
Quando ecco spuntare la tavoletta misteriosa. Rispondendo a chi gli chiede un parere sui “reperti misteriosi” di cui lungamente qui si è parlato, GAP dice; “Credo di intendere a cosa ti riferisci e ti rispondo, allora per prima cosa di reperti "simili" ne ho l'archivio digitale ed analogico pieno (se vuoi, in privato ti mando foto di una tavoletta Sarda con iscrizioni indecifrabili "acquistata di recente da Museo di Madrid)...”. C'è dunque un archeologo sardo che sa dell'esistenza di un reperto, definito sardo, “con iscrizioni indecifrabili e di “reperti simili”. Come me, molti abbiamo sempre pensato che le soprintendenze sarde (GAP afferma di lavorare in una di esse) sappia e taccia.
Adesso, voce dal sen fuggita, ecco la conferma che, però, doveva restare riservata (“se vuoi, in privato, ti mando...”). Certo che scegliere uno strumento come Facebook, aperto a milioni di persone, per fare una confidenza non è il massimo dell'accortezza. Ma ecco, comunque, il primo indizio per svelare il giallo.
Ed ecco il secondo ad infittire il mistero: la tavoletta sarda di Madrid supporta “iscrizioni indecifrabili”. Si è decifrato quasi tutto delle antiche iscrizioni, etrusco, ugaritico, egiziano, protosinaitico, protocananeo e cananeo, e così via complicando. C'è anche, dunque, una lingua misteriosa, indecifrabile che viene dalla Sardegna e che il Museo Arqueológico Nacional di Madrid ha acquistato. Le soprintendenze sarde si saranno dunque precipitate nella capitale spagnola per veder di decifrare l'indecifrabile, armate di repertori dei caratteri antichi di tutto il Mediterraneo. Se così è, mica vengono a dirlo a noi, ma dubito che lo abbiano fatto. È notorio, infatti, che i sardi, prima dell'arrivo dei fenici, non scrivevano, punto e basta. Al massimo, parola del nostro, “istoriavano” cocci come quello di Pozzomaggiore.
La notizia della tavoletta indecifrabile comunque esce, su questo blog, e crea un panico visibile e, forse, altri sotterranei. Quello visibile è del nostro GAP, che prima accusa comuni amici di aver violato la consegna del silenzio, dimenticando di averne parlato lui non al bar o a una riunione di amici, ma su Facebook; poi minaccia querele per divulgazione di un segreto da esso stesso rivelato potenzialmente a milioni di persone e, infine, chiudendo la sua pagina in Internet che ora a chi la cerca risponde: “Questo contenuto non è disponibile”. Inghiottito insieme ai numerosi commenti al suo articolo originario e allo stesso articolo, lo stesso o parte di un articolo che, come mi ha avvertito l'archeologo dr Roberto Sirigu, era uscito nel blog sadefenza ) qualche giorno prima: “Voglio precisare che si tratta di un mio articolo, copiato di sana pianta, intitolato "Le tombe degli eroi
nella necropoli di Monti Prama", pubblicato nel 2006 nel Quaderno n. 1 della rivista "Darwin".” Anche l'articolo su sadefenza è sparito: “Spiacenti, la pagina che cerchi nel blog Sa defenza sotziali non esiste”. Non è mai esistito e il dr Sirigu ha equivocato o è prematuramente scomparso?
Bene, gli elementi per risolvere questo piccolo giallo estivo ci sono, a questo punto, tutti. È davvero esistita la tavoletta sarda con iscrizioni indecifrabili? È uno scherzo andato male, tipo: adesso metto in giro false iscrizioni e a chi le decifra racconto della burla? E, in più, esiste davvero un Giuseppe Asdrubale Puggioni, il GAP della nostra storia, archeologo, funzionario di una soprintendenza archeologica? Si accettano soluzioni del noir. Le migliori saranno premiate con un buono caffè da spendere da Vittorio, dove Michele fa il miglior caffè della costa orientale.

10 commenti:

Grazia Pintore ha detto...

A parte il giallo che,non essendo giallista,non posso dare possibili aiuti o soluzioni, però l'unica cosa vera è che di fronte a nuove scoperte c'è il panico altrimenti"la coperta di Linus" va a farsi benedire e,certe persone,anche se un pò adulte,non vivono senza la rassicurante coperta,vero?

cagliari ha detto...

La faccenda presenta effettivamente i connotati del 'giallo'. Posso aggiungere che la pagina web in cui compariva il testo a firma del fantomatico Giuseppe Asdrubale Puggioni che copiava integralmente il mio articolo è scomparsa dopo che io ho inviato al blog un post in cui segnalavo il plagio e ricordavo che il plagio è un reato penalmente perseguibile. Sarà un caso?
Roberto Sirigu

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Sarebbe opportuno che i gestori del sito che ha pubblicato l'articolo che il fantomatico Giuseppe Asdrubale Puggioni ha copiato da un articolo di Roberto Sirigu, di rendere nota l'identità del personaggio.
Sarebbe bello che un sito che denomina de stesso come "sa defensa sotziali", sia consequenziale nelle sue azioni e chiarisse la vicenda in modo chiaro e netto!

DedaloNur ha detto...

un c.d. archeologo indipendentista (ma già il titolo è piuttosto anomalo ed assurdo..) che s'iscrive nella pagina facebook di Pintore per sparare a zero sul suo blog copiando poi un artticolo di Sirigu sulle derive identitarie suona come una fandonia.

per proprietà transitiva ovviamente anche i reperti di cui parla e che sarebbero acquistati dal museo di Madrid senza che qui nulla si sappia, sono fandonie.

Siccome poi il personaggio inventato mi pare di quelli avvezzi a distinguere tra i buoni (quelli che la pensano come loro) e cattivi (quelli che la pensano diversamente) e a sparare a zero su quest'ultimi, consiglierei di sospettare il blog dei nipotini di stalin.

zuannefrantziscu ha detto...

@ DedaloNur
Una piccola precisazione, per ininfluente che sia. E' stato l'archeologo indipendentista ad invitarmi nella sua pagina, non il contrario.
Quanto al resto, francamente non so se sia così. Resta il fatto che GAP ne ha utilizzato tutti i paradigma, tutti gli improperi, tutta la pochezza di argomentazione e persino la menzogna secondo cui questo blog è soggetto a censura.
Se non è della banda, certo la frequenta

SA DEFENZA ha detto...

Cari, amici, per prima cosa mi voglio scusare con Pintore e con Sirigu per aver peccato di leggerezza nellla pubblicaziuone dell'articolo postato su sa defenza e da me subito rimosso a motivo dei quanto letto su Facebook, ho compreso che l'autenticità dell'autore era discutibile e percò ho creduto bene di rendere giustizia al Re.
Da parte dei Sa defenza non vi è nessuna voglia o motivo di volere prevaricare nessuno studioso ne tantomeno voler entrare in polemica con studiosi della vostra levatura, il blog sa defenza è e rimane un luogo di riporto di quanto succede nella nostra terra con un'attenzione particolare alle teorie e i fatti che avvalorano la possibilità di sovranità. Niente da aggiungere , ma voglio solo voglio ribadire le nostre pubbliche scuse al Sig. Zuanne Pintore che al Sig. Sirigu, e a tutti i lettori che a loro insaputa hanno letto un articolo firmato da un autore abusivo.
cum amistade
Vaturu

SA DEFENZA ha detto...

per dovere di giustizia vi rimetto l'articolo pubblicato su sa defenza con le scuse puybbliche dovute

cum amistade

sadefenza

http://sadefenza.blogspot.com/2010/07/i-giganti-di-monte-prama-e-rilfessioni.html

zuannefrantziscu ha detto...

@ Vaturu
Grazie delle precisazioni, ma, credimi, non hai di che scusarti. Non so se il dr Sirigu concorda, ma secondo me sa defenza non porta alcuna responsabilità

cagliari ha detto...

Personalmente ritengo che nessun essere umano sia esente dal rischio di errori. Ciò che conta è il modo in cui si pone rimedio agli errori commessi. Ringrazio dunque Sa defenza per la rettifica e per la correttezza con cui hanno voluto farsi pubblicamente carico di quanto è accaduto. In tempi come questi in cui lo sport nazionale sembra esere quello di defilarsi, incontrare persone oneste e responsabili è di grande conforto. Ho visionato il sito dopo che è stato di nuovo reso disponibile il testo del mio articolo che appare però mutilo della parte iniziale e senza la mia firma. Approfitto, se posso, dell'ospitalità in questo blog per chiedere, se permane l'intenzione de Sa defenza di ripubblicare il mio articolo, che tale pubblicazione avvenga restituendo all'articolo la sua integrità e associando all'articolo la mia firma.
Un grazie cordiale
Roberto Sirigu

SA DEFENZA ha detto...

Grazie di nuovo della comprensione Dr. Roberto, e colgo l'occasione per complimentarmi con Lei degli studi che fa , si a suo nome , ma che tengono alta la bandiera della nostra amata terra.

Ho provveduto a fare le giuste correzioni suggeritemi per la pubblicazione su sa defenza , pubblicazione che riteniamo di grande privilegio per il nostro sito web.

la ringrazio molto per la fiducia che ci ha accordato.

cum amistade e meda simpatia


Vaturu Erriu
pro sa defenza